Ingresso di don Claudio Monti

Carissimi fedeli che qui rappresentate le diverse parrocchie riunite in comunità pastorale, cioè Lanzo, Ramponio Verna e Scaria

Siete venuti qui per conoscere il vostro nuovo parroco e per offrirgli il benvenuto. Contemporaneamente gli manifestate tutta la vostra gratitudine per aver accettato di farsi vostro servitore per amore di Cristo. Gli offrite così tutta la vostra disponibilità per collaborare con lui nel rendere le vostre parrocchie “una famiglia di famiglie”, cosi da offrire una immagine di parrocchia che sia un punto di riferimento per tutti: per i credenti praticanti, per chi ha abbandonato la fede, per chi intende ricominciare a credere.

La comunità cristiana è fatta dall’insieme dei battezzati. Il pastore è solo un collaboratore della fede di ciascuno, perché tutti abbiamo qualcosa da offrire agli altri, ma anche qualcosa da ricevere. Ecco allora il vostro nuovo parroco, che subentra nel ministero dopo la rinuncia del caro don Remo Giorgetta, a causa della malattia del Covid che lo ha totalmente debilitato. Lo ricordiamo con tanto affetto, vera stima e profonda gratitudine.

Don Claudio è prete da ventiquattro anni e ha svolto il suo ministero pastorale in molte parti della diocesi, quindi si trova ora con un bagaglio di esperienza considerevole. In questi ultimi anni è stato parroco a Nesso, insieme con Careno, Erno, Veleso e Zelbio.

Ora torna in valle Intelvi, tra la sua gente, essendo nativo di Castiglione Intelvi. Non è un particolare da poco, perché saprà interpretare il vostro ambiente di vita e comprendere meglio la vostra sensibilità.

È un bravo prete, buono e saggio. So quel che dico, perché Lo conosco abbastanza bene e da molti anni!

Vorrei ora riferivi una parola di Gesù: “La messe è molta, gli operai sono pochi. Pregate dunque il Padrone della messe perché mandi operai nella sua messe”. Questa parola, racchiusa nel vangelo, rappresenta al vivo la situazione di sempre.

Gli uomini, più di quanto possiamo immaginare, hanno fame di vangelo, ma anche di qualcuno che glielo annunci, perché essi giungano alla fede e attraverso di essa possano dare significato pieno alla loro vita. Ora la fede nasce dall’ascolto: c’è bisogno di chi annunci la Parola di Dio, con la stessa autorità di Cristo, lui che ha detto: “Chi ascolta voi, ascolta me”.

Le comunità cristiane hanno fame della presenza di fratelli che, come servitori del popolo di Dio, sostengano il cammino di tutti, promuovano i doni di ciascuno, perché insieme si possa crescere nella solidarietà reciproca e tutti, mentre si sentono preziosi, diventino corresponsabili dentro una vita fraterna, il cui centro è l’Eucaristia.

Gli operai del vangelo sono pochi e il Signore ci comanda di pregare perché ce ne vengano donati di nuovi, nativi di questo territorio e frutto di uno stile di vita comunitario che suscita interesse, per venire incontro a chi intende vivere la vita cristiana o avvicinarsi ad essa o riprendere il cammino interrotto. La venuta tra voi di don Claudio, come operai nella vigna del Signore, deve essere considerata un vero e prezioso dono del Signore, segno della fedeltà di Dio che non abbandona il suo gregge, ma lo custodisce con cura e amorevolezza.

Non manchi quindi, da parte vostra, un coinvolgimento pieno e una fiducia nella presenza della grazia.

Mentre attendiamo che anche i giovani della Valle Intelvi sappiano accogliere la voce del Signore che chiama a seguirlo con generosità e donazione totale.

Ce lo auguriamo di tutto cuore, mentre affidiamo questo auspicio alla Madre di Gesù e madre nostra.

Vescovo Oscar

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