SABATO QUARTA SETTIMANA DI QUARESIMA

PAROLA DI DIO
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 7,40-53)
In quel tempo, all’udire le parole di Gesù, alcuni fra la gente dicevano:
«Costui è davvero il profeta!».
Altri dicevano: «Costui è il Cristo!». Altri invece dicevano: «Il Cristo viene
forse dalla Galilea? Non dice la Scrittura: “Dalla stirpe di Davide e da Bet-
lemme, il villaggio di Davide, verrà il Cristo”?». E tra la gente nacque un
dissenso riguardo a lui. Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno
mise le mani su di lui. Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti
e dai farisei e questi dissero loro: «Perché non lo avete condotto qui?».
Risposero le guardie: «Mai un uomo ha parlato così!».

PREGHIERA
O Dio, Tu entri nella storia come segno di speranza.
Insegnaci a superare le barriere,
ad andare oltre gli schemi preconfezionati.
Tu ci inviti a mettere l’uomo al centro,
superando ogni pregiudizio,
ad ascoltarlo per conoscerlo ed amarlo.
È un messaggio universale, che implica un cambiamento
e stimola l’inizio di un nuovo cammino. MARZO 2021
Ci insegna che la tua misericordia, o Signore, è più grande
di qualsiasi pregiudizio.
Ti rendiamo grazie, Dio di clemenza e di bontà.
Amen.

PENSIERO
Sono in Siberia da 13 anni. Stando al documento pro-Russia che è
per noi una sorta di linea guida noi siamo qui per cercare, riunire,
curare i cattolici sperduti soprattutto dopo le deportazioni stali-
niane. Il territorio è immenso e noi siamo una piccola minoranza.
Una speciale cura diamo alla conoscenza della “sorella”Chiesa Or-
todossa che per tanto tempo ha sofferto e seminato sangue di
martiri. Conoscere per capire, apprezzare, amare e dialogare. Per
noi qui è una grazia speciale. Richiede pazienza, stima dell’altro e
quella fede e carità, tutti doni del Signore.
La priorità come da voi è anche qui l’evangelizzazione fatta di pre-
senza, di incontro occasionale, di testimonianza per Gesù il Signo-
re. A noi tocca seminare… e curare il terreno perché questo seme
germogli. La forza è nel seme e nella pazienza del seminatore.
Qui ci colpisce da una parte la sete di Dio e dall’altra la catastrofe
seminata dall’ateismo. Oggi si dimentica e la gente si affida al libe-
ralismo selvaggio.
Qualche volta mi dicono: “Siamo in Russia” come per dire che è
difficile capire. In realtà però la Russia è una terra di santi, di dolo-
re, di grandi geni… La Russia è grande come il suo cuore che è
stato ferito, malmenato e straziato.
La Madonna della tenerezza con i suoi occhi tristi guarda il dolore
della Russia e indica che il consolatore è tra le sue braccia ed è
Gesù. Accogliere Lui porta la vera gioia.
Ringrazio il Signore per questa speciale vocazione e vi chiedo di
non dimenticarci.
Padre Corrado Trabucchi, missionario Francescano. Anno 2007

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