SECONDA DOMENICA DI QUARESIMA

PAROLA DI DIO
Dal Vangelo secondo Marco (Mc 9,2-10)
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli.
Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E
apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù.

PENSIERO
Leggendo questo brano, che a noi sta particolarmente a cuore perché
rievoca momenti importanti del nostro camminare insieme, non possiamo che immedesimarci nei tre “poveri” apostoli! Perché “poveri”? Perché
sono stati spettatori di un evento così eccezionale da mandarli letteralmente in tilt! Proviamo a metterci nei loro “panni”…
A proposito di panni, non so voi ma, quando leggiamo che nessun lavandaio poteva rendere così bianche le loro vesti, immancabilmente ci riporta alla mente i nostri primi tentativi di lavaggio della biancheria intima, che in più occasioni usciva dalla lavatrice con quel tenue ed
imbarazzante colore azzurrino o rosastro causato da un capo colorato
erroneamente finito insieme nel cestello! Ma non divaghiamo…
Dicevamo, tre apostoli in tilt: già, solo così potremmo definire qualcuno
che in una situazione di spavento, di paura, possa dire “È BELLO stare
qui!” Per nostra natura, di fronte ad una situazione incomprensibile, innaturale, che ci spaventa, siamo tentati di scappare, andarcene… Quante volte ed in quante occasioni, nella nostra vita di coppia e di famiglia ci
siamo trovati di fronte a situazioni simili! E quante volte, in queste situazioni, il nostro tentare di parlare per trovare risposte era, come nel caso di Pietro, un parlare a “vuoto”. Ma eravamo certi che Lui ci è sempre accanto e sa bene dove ci sta conducendo.
Una presenza che ha trasformato i nostri sguardi, i nostri pensieri… ed infine si, anche il nostro parlare; imparando così che, in questi casi, più che saper parlare, occorre saperLo ASCOLTARE! Gesù, dice il Vangelo, viene benedetto dal Padre (come fu benedetto il giorno del Suo battesimo
nel Giordano) e subito dopo i discepoli videro solamente Gesù!
Questo particolare ci emoziona sempre, perché ci ricorda che anche noi,
se uniti nell’Amore reciproco, attraverso le nostre scelte e i nostri piccoli
gesti quotidiani, possiamo essere icona di quel volto (i due saranno una
cosa sola!), di quella presenza in mezzo a coloro che ci vivono accanto:
siano essi figli, amici, vicini o anche persone che non conosciamo ma
con le quali possiamo iniziare una nuova relazione. Certi che quella “resurrezione dai morti”, che gli apostoli faticavano allora a capire, noi l’abbiamo già dentro e non ci lascerà mai: è questa la vera luce che trasfigura ogni passo del nostro cammino, immersi nella vita di tutti i giorni…
anche quando indossiamo una maglietta di cotone azzurrina o rossastra!
Riflessione scritta dai coniugi Milena e Giovanni, Anno 2021

GESTO
In punta di piedi… non tenere per te!
“Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime”.
Gesù si fa vedere davanti ai suoi discepoli per quello che è realmente,
cioè il Figlio di Dio. Anche noi, se ci pensiamo, abbiamo ricevuto una
veste bianca il giorno del nostro battesimo. Conoscete la data di quel
giorno? Scrivete le date dei vostri battesimi su un foglio e incorniciatelo
e ponetelo in un posto ben visibile della vostra
casa. Cosa c’è di meglio, inoltre, che fare memoria
guardando le foto di quel giorno? Cerchiamo le
fotografie, ma anche i segni del nostro battesimo
che sono stati donati a suo tempo (per esempio
la candela o la veste bianca o un piccolo dono).
Invitiamo i genitori a fare il segno della croce sulla fronte del proprio figlio o figlia e poi ciascuno
compie personalmente il segno della croce come
memoria del battesimo ricevuto.

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