GIOVEDÌ PRIMA SETTIMANA DI QUARESIMA

PAROLA DI DIO
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 7,7-12)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Per-
ché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto.
Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? E se gli chiede
un pesce, gli darà una serpe? Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete
dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli
darà cose buone a quelli che gliele chiedono!
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro:
questa infatti è la Legge e i Profeti».

PREGHIERA
Signore Figlio dell’Amore di Dio,
osiamo ancora chiederti perdono
per il nostro egoismo nell’avere;
per la presunzione dell’essere;
per l’indifferenza che dimora in noi.
Ti chiediamo di donarci la grazia di saper amare e ascoltare,
perdonare e pregare,
di assomigliare sempre di più al Padre
che dona soltanto e indistintamente cose buone ai suoi figli.
Amen.

PENSIERO
Un ragazzo è seduto sul muretto di casa. “Bonjour, mon père!” Lo
conosco, ma faccio fatica a mettere a fuoco… Entra. Si toglie le
scarpe prima di entrare. I suoi tennis bianchi, i jeans e il buon fran-
cese mi parlano di un’Africa diversa, “moderna” (chissà cosa vorrà
dire “moderna”, ma mi viene da dire così).
Mon père, ho un grande problema. Il catechista mi ha detto di
venire a parlarti. L’anno scorso ho frequentato la prima superiore.
Mi sono arrangiato a pagare tutto. Quest’anno non avevo niente.
Mio padre non ne vuole sapere. Mia madre è a Mabas, in Nigeria.
Sono andato a trovarla. Mi ha risposto: “Non sono io che ti ho
mandato a scuola. Non sono io che ti darò i soldi. Arrangiati. Se
non sei capace, prendi un bicchiere di andrin”. L’andrin è un forte
pesticida. Non è la prima volta che sento storie così. Posso creder-
ci. Mi presenta una domanda scritta. 17.000 franchi per pagare la
scuola, 3.000 per il miglio. Totale: 20.000 franchi, 30 euro, per con-
tinuare la scuola. Gli occhi s’illuminano quando rispondo di sì.
Rimborserà, forse, a gennaio, quando venderà la soia che ha colti-
vato. Se ne va. “Quale padre, se il figlio gli chiede un pane, darà
una serpe?” Ora so che può succedere…
Don Corrado Necchi, già Fidei Donum in Camerun. Anno 2011

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