LUNEDÌ QUARTA SETTIMANA DI QUARESIMA

PAROLA DI DIO
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 4,43-54)
Vi era un funzionario del re, che aveva un figlio malato a Cafarnao. Co-
stui, udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, si recò da lui e gli
chiedeva di scendere a guarire suo figlio, perché stava per morire.
Gesù gli disse: «Se non vedete segni e prodigi, voi non credete». Il funzio-
nario del re gli disse: «Signore, scendi prima che il mio bambino muoia».
Gesù gli rispose: «Va’, tuo figlio vive».
Quell’uomo credette alla parola che Gesù gli aveva detto e si mise in
cammino.

PREGHIERA
O Dio, dammi forza
quando accetto di mettermi in cammino secondo la tua parola,
come fece il funzionario del re, come fecero Pietro e i suoi compagni
sulle rive del lago, senza segni né prodigi né garanzie.
Le mie parole sono impacciate e infedeli,
fa’ che almeno i passi siano decisi, e possa trovare la gioia di vedere
realizzarsi la tua promessa di risurrezione, di gioia e di speranza
per chi non aspetta più nulla dalla vita. Amen MARZO 2021

PENSIERO
Il recente Convegno dei Fidei Donum (FD) italiani in Africa è stata
l’occasione per un ritrovarsi in amicizia, per un’arricchente scam-
bio di esperienze, per nuove conoscenze, per un po’ di riposo o
almeno per un ‘cambio d’aria’, per un aggiornamento, per un rimo-
tivare la scelta, per vedere un altro paese. È stata un’esperienza di
Chiesa: coppie di sposi, famiglie, consacrati/e, cristiani volontari,
preti. Persone in Africa da 40 anni e appena arrivati. Alcuni ormai
prossimi a rientrare e altri a metà di un cammino o di un progetto
non ancora ben definito.
Il Convegno ci ha dato l’occasione di riflettere sull’esperienza dei
FD visti come un dono per la Chiesa Africana e un dono per la
Chiesa Italiana. Molto belle le verità riprese e condivise. Fra le al-
tre: la Chiesa è missionaria: l’identità missionaria della Chiesa; il
battesimo ci fa tutti missionari; i FD sono un’“espressione” della
Chiesa viva, aperta. Un’esperienza da continuare; il prete ha una
vocazione universale: è per la Chiesa universale; le esperienze di
Chiesa sono da condividere: l’idea dello scambio; i FD, preti e laici,
sono portatori di una sana spiritualità diocesana. Interessanti an-
che le prospettive per il futuro dei FD. Ne condividiamo alcune:
Circa la Chiesa che invia: l’essere missionario non è la scelta di qual-
cuno ma è l’espressione di una Chiesa che cammina. A questo ri-
guardo fa pensare la sempre più forte non-disponibilità alla parten-
za di preti giovani e di laici.
La Chiesa che invia inoltre non assolve il suo compito con l’invio di
qualcuno: il suo compito continua con l’accompagnamento, con
lo scambio reale di progetti e di esperienze pastorali, nella conti-
nuità dell’impegno, nell’accoglienza di chi rientra.
Don Giusto, Don Angelo, Don Andrea
già Fidei Donum in Camerun. 2006

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