ASCENSIONE DEL SIGNORE

PAROLA DI DIO
Dal Vangelo secondo Marco (Mc 16,15-20)
In quel tempo, Gesù apparve agli Undici e disse loro: «Andate in tutto il
mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato.

PENSIERO
“Ascensione” è una parola che deriva dal latino e vuol dire “salita”. Solitamente è un termine usato quando si parla di ascensione alpinistica, o di
ascensione al trono, o di ascensione degli aerostati, ma per noi cristiani
l’Ascensione, solennità di oggi, è la salita al cielo del nostro Maestro.
Il Vangelo odierno fin da subito è un invito: “Andate in tutto il mondo e
proclamate il Vangelo ad ogni creatura”. Due impegni Gesù affida ai discepoli in quel giorno, andare e proclamare; sono il punto nodale della
festa di questa Domenica dell’Ascensione e che oggi Egli ripete anche a
noi. In questo giorno ha inizio quello che a noi piace definire come la
creatività cristiana, l’inizio del tempo del nostro impegno.
La Parola ascoltata, ci ricorda che non siamo in questo mondo per salvarci ma per farci strumenti di salvezza. E facendo memoria nella nostra storia di sposi, ripensiamo a quando ventidue anni fa siamo diventati mamma e babbo, la cosa importante in quel giorno che si è aggiunta al nostro
cammino di sposi, non è più stata la sola nostra vita, ma quella di colui il
quale ci è stato donato e affidato.
“Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro…”. Il Signore parla anche con
noi in ogni istante delle nostre frenetiche, faticose ma anche gioiose
giornate attraverso gli altri che ci stanno vicino in famiglia, nei luoghi del
nostro lavoro, quando incontriamo gli amici o, come questa domenica,
nella celebrazione. Dobbiamo chiederci se riusciamo davvero ad ascoltarlo e poi parlare anche noi una lingua nuova che è quella di chi ha nel
cuore Dio, di chi parla d’Amore e con Amore? Riusciamo a rendere le
nostre azioni davvero pazienti e misericordiose? “…fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio”. Ascende e siede, è un
Gesù pellegrino venuto dal Padre che ha vissuto la sua esistenza come
un’avventura straordinaria, per poi tornare al Padre. Questo movimento
verso Dio Padre, significa seguire il Signore negli atti quotidiani delle nostre vite.
“Allora essi partirono e predicarono dappertutto”. Partire e annunciare,
ecco che come battezzati e cresciuti da veri figli di Dio ci è consegnata
questa missione: contrapporsi al male, farsi capire, creare comunione,
aver cura e prendersi cura, con atteggiamenti di ascolto e di tenerezza.
Leggendo abbiamo trovato questa interpretazione scritta da don Luigi
Maria Epicoco, che vorremmo condividere: “Un cristiano dovrebbe essere un costante miracolo, perché capace di vivere nel mondo senza lasciare mai al mondo l’ultima parola”.
Riflessione scritta dai coniugi Loredana e Alfonso. Anno 2021

GESTO
In punta di piedi… andate in tutto il mondo!
IL PALLONCINO CHE VOLA. Come si fa? Riempi la bottiglia di plastica con
metà bicchiere di aceto. Riempi il palloncino (mi raccomando, cerca di
usarne uno biodegradabile!) con due cucchiaini abbondanti di bicarbonato di sodio. Inserisci l’imbuto nel palloncino. Con il cucchiaino aggiungi il bicarbonato nell’imbuto. Aggancia il palloncino alla bocca della
bottiglia Stai attento a non far cadere nella bottiglia il bicarbonato contenuto nel palloncino. Una volta assicurato che il
palloncino sia ben agganciato alla bocca della
bottiglia, sollevare il palloncino lasciando cadere
il bicarbonato nell’aceto. Intanto scrivi una cosa
bella che hai vissuto in questo tempo pasquale.
Arrotola il tuo messaggio e legalo al palloncino.
Lascialo volare, così la tua parola di speranza potrà arrivare lontano! Puoi farti aiutare nella realizzazione nelle foto presenti sul sito.

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