VENERDÌ DOPO LE CENERI

PAROLA DI DIO
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 9,14-15)
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero:
«Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non
digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché
lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto,
e allora digiuneranno».

PREGHIERA
Signore, resta con me in questo giorno
e anima le mie azioni, le mie parole e i miei pensieri.
Custodisci i miei piedi
perché non passeggino oziosi,
ma mi portino incontro alle necessità degli altri.
Custodisci le mie mani
perché non si allunghino per fare il male
ma sempre per abbracciare e aiutare.
Custodisci la mia bocca
perché non dica cose false o vane
e non parli male del prossimo;
ma sempre sia pronta a incoraggiare tutti
e benedire te, Signore della vita.
Custodisci il mio udito perché non perda tempo
ad ascoltare parole vuote e falsità
ma sia sempre pronto ad accogliere
il tuo misterioso messaggio
per compiere, anche oggi, la tua volontà.

PENSIERO
Una cosa molto bella e interessante che ho trovato nella Parroc-
chia San Francesco Saverio, in Belém (Brasile), di cui mi sarà dato
l’incarico di parroco, e che ha a che fare con l’albero di Natale, è il
cosiddetto “albero della speranza”. Un alberello che all’inizio di
ogni mese si arricchisce di bigliettini con la richiesta di generi ali-
mentari con cui formare le ceste da distribuire ai poveri a fine
mese. La gente che viene in chiesa prende il suo bigliettino e a
seconda della richiesta porta del riso, dei biscotti, dell’olio, dello
zucchero, etc. che deposita ai piedi dell’albero, qualcosa che ap-
punto verrà messo poi nelle ceste, da distribuire ai poveri.
Proprio ieri sera dopo la Messa vespertina, si avvicina una coppia
di anziani che mi chiede se invece di generi alimentari possono
lasciare dei soldi per comprare quel che c’è bisogno: “sa – mi dice
la signora, – noi non siamo di questa parrocchia, siamo di passag-
gio e non possiamo tornare qua prima di Natale!” Ti dirò che mi
sono commosso e oggi ho lasciato a lungo sulla mia scrivania,
questi venti Rs 20,00 = € 6,50 quasi a meditare sull’obolo della ve-
dova del Santo Vangelo! Alla fine, sono sempre i poveri che aiuta-
no altri poveri!
Padre Luigi Anzalone, missionario Saveriano. Anno 2014

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