In occasione del 1700 anniversario del primo Concilio ecumenico, il Capitolo della Cattedrale propone due serate di approfondimento, aperte a tutti, sul Concilio di Nicea: una di taglio storico, l’altra focalizzata sugli aspetti teologici.
Il primo incontro è in programma giovedì 13 marzo alle ore 21.00 in Cattedrale, dal titolo:
“Un anniversario audace: 1700 anni da Nicea”
L’incontro sarà tenuto dalla prof.sa Cristina Simonelli, docente di antichità cristiane, patristica e patrologia presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale (e ISSR) di Milano e lo Studio Teologico S. Zeno (e ISSR “S. Pietro martire”) di Verona.
Il secondo incontro si svolgerà mercoledì 2 aprile, sempre alle ore 21.00 in Cattedrale, con il teologo dogmatico Paolo Brambilla, docente della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, sezione di Venegono.
Ingresso libero.
«Questi incontri – sottolineano dal Capitolo della Cattedrale – sono un’occasione di confronto e dialogo culturale per tutti. Per i credenti, inoltre, sono una preziosa opportunità di riflessione e consapevolezza sulle radici della propria fede. Ogni, domenica, solo per fare un esempio, nella Messa, recitando il Credo, facciamo rivivere lo spirito di Nicea».
Il Credo sancito da quel Concilio, inoltre, costituisce il dato di fede che accomuna tutte le Chiese cristiane: sia le Chiese storiche — Cattolica, Ortodossa, Luterana, Calvinista, Anglicana — sia le varie denominazioni che vanno sotto il nome di Chiese “Evangeliche” e “Pentecostali”. Come ci ricorda il Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC), il Credo è un “simbolo della fede” (cfr CCC n.187). Richiamando l’etimologia della parola “symbolon” (ovvero un segno di riconoscimento usato anticamente per verificare l’identità delle persone), il Credo «è quindi un segno di riconoscimento e di comunione tra i credenti» (cfr CCC n.188).