Innanzitutto, voglio ringraziare vivamente don Maurizio perché ha accettato di rigiocarsi generosamente, per il bene della Chiesa, assumendo la responsabilità di una nuova parrocchia, aggiunta però a quelle di cui egli è già pastore: cioè Mossini, Ponchiera e Triangia. Ed è proprio questo che fa la differenza e la novità.
Si tratta di una scelta coraggiosa, una vera sfida, non semplice, non da tutti comprensibile, ma è indispensabile. È una scelta che diventerà presto usuale anche in altre Comunità, visto la diminuzione numerica dei sacerdoti a disposizione.
Tuttavia, questo orientamento nuovo non è senza positive conseguenze anche per il popolo di Dio, se è vero che tutti i battezzati hanno la medesima dignità e tutti sono discepoli missionari. È un orientamento che maturerà i cristiani laici a vivere con maggiore responsabilità all’interno delle parrocchie, condividendo progetti, scelte e orientamenti, senza che sia il solo parroco a decidere e orientare le singole mete pastorali delle comunità.
Occorrerà imparare a poco a poco a stabilire un modo nuovo di presenza, mediante relazioni rinnovate tra parroco e parrocchiani e tra le diverse comunità. È richiesto perciò un fraterno generoso coinvolgimento e unione tra le diverse parrocchie.
È comprensibile che si tratta di un impegno non da poco, non da subito assimilabile, ma è indispensabile imparare a lasciarsi tutti coinvolgere e stabilire tra le diverse parrocchie un rapporto costante, in uno stile veramente sinodale.
Esso consiste nel sentirsi tutti responsabili in virtù del proprio Battesimo e della Cresima ricevuti, tutti protesi a camminare insieme, imparando l’arte di accogliersi a vicenda nella propria originalità e bellezza. Non c’è una parrocchia che viene prima delle altre, perché più numerosa o più frequentata, o più importante. Le parrocchie, unite in una fraterna comunione, sono tutte preziose e nessuna deve sentirsi sminuita in confronto delle altre, nessuna può rinunciare a quelle ricchezze spirituali di cui è stata adornata nel corso dei tempi.
Siamo un solo corpo in Cristo e ciascuno è chiamato a condividere i propri doni per il bene di tutti.
Oggi incomincia dunque per voi e per le altre Comunità uno stile nuovo di Chiesa, con la partecipazione, la solidarietà e la responsabilità di ciascuno, chiamato a fare la propria parte.
Con pazienza, con stima reciproca, con fiducia nel Signore, incominciate a vivere in piena collaborazione. Non lasciate solo don Maurizio e insieme con lui costruite questo nuovo stile di Chiesa che è affidato alla vostra creatività e alle vostre cure.
Oscar card. Cantoni