Castione Andevenno, 12 ottobre 2025

Ingresso di don Maurizio Divitini

Le parole del Vescovo

Innanzitutto, voglio ringraziare vivamente don Maurizio perché ha accettato di rigiocarsi generosamente, per il bene della Chiesa, assumendo la responsabilità di una nuova parrocchia, aggiunta però a quelle di cui egli è già pastore: cioè Mossini, Ponchiera e Triangia. Ed è proprio questo che fa la differenza e la novità.

Si tratta di una scelta coraggiosa, una vera sfida, non semplice, non da tutti comprensibile, ma è indispensabile. È una scelta che diventerà presto usuale anche in altre Comunità, visto la diminuzione numerica dei sacerdoti a disposizione.

Tuttavia, questo orientamento nuovo non è senza positive conseguenze anche per il popolo di Dio, se è vero che tutti i battezzati hanno la medesima dignità e tutti sono discepoli missionari. È un orientamento che maturerà i cristiani laici a vivere con maggiore responsabilità all’interno delle parrocchie, condividendo progetti, scelte e orientamenti, senza che sia il solo parroco a decidere e orientare le singole mete pastorali delle comunità.

Occorrerà imparare a poco a poco a stabilire un modo nuovo di presenza, mediante relazioni rinnovate tra parroco e parrocchiani e tra le diverse comunità. È richiesto perciò un fraterno generoso coinvolgimento e unione tra le diverse parrocchie.

È comprensibile che si tratta di un impegno non da poco, non da subito assimilabile, ma è indispensabile imparare a lasciarsi tutti coinvolgere e stabilire tra le diverse parrocchie un rapporto costante, in uno stile veramente sinodale.

Esso consiste nel sentirsi tutti responsabili in virtù del proprio Battesimo e della Cresima ricevuti, tutti protesi a camminare insieme, imparando l’arte di accogliersi a vicenda nella propria originalità e bellezza. Non c’è una parrocchia che viene prima delle altre, perché più numerosa o più frequentata, o più importante. Le parrocchie, unite in una fraterna comunione, sono tutte preziose e nessuna deve sentirsi sminuita in confronto delle altre, nessuna può rinunciare a quelle ricchezze spirituali di cui è stata adornata nel corso dei tempi.

Siamo un solo corpo in Cristo e ciascuno è chiamato a condividere i propri doni per il bene di tutti.

Oggi incomincia dunque per voi e per le altre Comunità uno stile nuovo di Chiesa, con la partecipazione, la solidarietà e la responsabilità di ciascuno, chiamato a fare la propria parte.

Con pazienza, con stima reciproca, con fiducia nel Signore, incominciate a vivere in piena collaborazione. Non lasciate solo don Maurizio e insieme con lui costruite questo nuovo stile di Chiesa che è affidato alla vostra creatività e alle vostre cure.

Oscar card. Cantoni

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