Lunedì 3 novembre, in Cattedrale alle ore 18.30, il Vescovo Oscar ha presieduto la Celebrazione Eucaristica in suffragio di religiosi, religiose e laici della Diocesi o che hanno dedicato anni significativi della loro vita a servizio della Chiesa di Como, defunti negli ultimi mesi. In particolare, sono stati ricordati:
- Suor Ersilia Pezzini (Sondrio), Suore della Santa Croce di Metzingen;
- Suor Beatrice Zecchini (Sondrio), Ancella del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante;
- Suor Ersilia Robolini (missionaria in Angola), Congregazione delle Figlie di Gesù;
- Cia Marazzi (Como), già presidente dell’Azione cattolica della diocesi di Como;
- Alberto Gianoli (Sondrio), redattore del “Settimanale della diocesi di Como”;
- Tina Franchi (Milano), segretaria di monsignor Alessandro Maggiolini;
- Suor Angela Maria Lazzari (Como) e suor Maria Ancilla Petrini (Como), monache della Visitazione;
- don Albino Bernasconi (Como), sacerdote Guanelliano.
Di seguito, il testo dell’omelia del Vescovo:
All’inizio di questa celebrazione sono stati già citati numerosi fratelli e sorelle, di tutte le vocazioni, recentemente scomparsi, che oggi ricordiamo durante questa Eucaristia in modo particolare e che affidiamo alla misericordia di Dio. Sono uomini e donne che nel corso della loro vita si sono prodigati assiduamente per il bene della nostra Comunità, servendo la nostra Chiesa locale in molteplici situazioni, secondo i doni e i compiti ricevuti.
Si tratta di persone che Hanno vissuto in semplicità e letizia, spesso affrontando responsabilità gravose, ma mettendo sempre tanto amore in ciò che hanno operato, in umiltà e letizia. Spesso non sono state nemmeno capite, con il rischio di subire perfino critiche umilianti. Tuttavia, hanno proseguito il loro servizio perché non hanno cercato loro stesse, la loro riuscita personale, ma esclusivamente il bene della Comunità, per la gloria di Dio.
Ricordiamo anche tanti fratelli e sorelle, laici e laiche, sacerdoti e religiosi/e, persone consacrate negli istituti secolari, nell’Ordo Virginum, sacerdoti e vescovi che hanno vissuto tra noi in epoche diverse e che non sono state inserite esplicitamente in questo elenco, ma a tutti e a tutte la Comunità cristiana deve riservare profonda gratitudine e un costante ricordo orante. È un compito educativo che non deve mai venire meno e che deve essere continuamente richiamato, soprattutto alle nuove generazioni.
Preghiamo anche per tutte quelle persone per le quali nessuno prega più, perché dimenticate da tutti. Dio, al contrario, ricorda ciascuno dei suoi figli, accoglie il gemito di chi piange, a ciascuno offre occasioni di consolazione e di speranza.
Accogliendo poi la Parola di Dio, soprattutto quanto ci è rivelato dalla prima lettura, riconosciamo quanto ci sottolinea s. Paolo, che ci ricorda come Dio ci ama nella nostra comune umana fragilità e attraverso il suo amore mostra che i suoi doni e la sua chiamata sono irrevocabili. Dio non si stanca mai di nessuno, perché è fedele alle sue promesse. Affidiamoci quindi totalmente all’amore di Dio e al suo disegno di salvezza.
Oscar card. Cantoni

