20° anniversario suor Maria Laura Mainetti

Testo scritto e consegnato dal Vescovo di Como, S.E. Oscar Cantoni, per l’occasione.

Attraverso il brano evangelico appena proclamato Gesù ci richiama al mistero della nostra vita, radicalmente trasformata dal suo invito a seguirlo, proprio come è successo un giorno  a “un uomo chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte” , che si è improvvisamente sentito chiamare da Gesù e così, da quel momento, abbracciò  una vita diversa, completamente indirizzata a seguire il Maestro.

Diventiamo cristiani ogni giorno perché avvertiamo che il Signore Gesù, entrato per grazia  nella nostra vita col Battesimo, ci fa continuamente  dono della sua amicizia e della sua fiducia, ci associa a sé e alla sua comunità, un piccolo gruppo di discepoli, disposti a seguirlo e a testimoniare il suo vangelo, nonostante la povertà e la fragilità della esistenza. Ci risulta, infatti, sempre difficile avanzare nella logica di Cristo. Tuttavia Dio ci accetta senza discutere, così come siamo e ci raggiunge lì dove siamo.

Anche noi, come Matteo, ci siamo sentiti amati da Gesù , che ha avuto compassione di noi e ci ha associati a sé non per i nostri meriti, ma per un puro atto gratuito, sgorgato dalla ricchezza del suo cuore, pieno di misericordia.
Da allora la nostra vita non è che una risposta al suo amore. Lo seguiamo pieni di fiducia in Lui, ossia contiamo su di Lui più che sulle nostre forze, e ci impegniamo a seguirlo con una libera adesione, espressione fedele della nostra gratitudine, al di là delle fatiche che sperimentiamo, ancora presenti in noi.

Nessuno è degno della chiamata di Gesù, eppure lo stupore e  la riconoscenza per essere stati scelti, ci determina a far sì che la nostra volontà accetti di aderire pienamente, a volte non senza fatica, alla sua e così impegnarsi a vivere per la gloria di Dio.

Lo aveva ben compreso suor Laura. L’ attaccamento costante al suo Signore e Sposo non è stato altro che una risposta generosa e fedele  a Colui che la aveva preceduto nell’amore con uno sguardo pieno di compassione e di tenerezza.
Lo stesso sguardo misericordioso di Gesù suor Laura ha saputo rivolgerlo a quanti incontrava, fratelli e sorelle di Gesù, creati a immagine di Dio.

Vent’anni ci separano dalla sua drammatica morte, eppure il suo sguardo pieno di tenerezza nei confronti di tutti, il suo desiderio di testimoniare l’amore personale di Gesù nei confronti dei piccoli, dei poveri, degli umili, continua ad affascinare quanti hanno avuto la fortuna di avvicinarla o l’hanno conosciuta attraverso le testimonianze di coloro che in questi anni hanno tenuto viva la sua memoria.

Il popolo di Dio ha un “fiuto speciale”  per riconoscere immediatamente i grandi  amici di Dio, persone semplici e umili, trasfigurati, però, dalla grazia di Dio. Essi sorpassano i tempi e scavalcano le stagioni. La loro memoria diventa una benedizione che trasforma quanti la ricevono. Il giudizio di santità che porterà molto presto la Chiesa a riconoscere suor Laura tra i beati, non sarà che la conferma ufficiale di quanto il santo popolo di Dio ha intuìto con larga chiaroveggenza.

– Noi ci uniamo in questo rendimento di grazie per poter ricevere quei doni di vita evangelica che sono stati ampiamente riconosciuti in suor Laura, tanto necessari oggi a ciascuno di noi se vogliamo divenire, come lei, pane spezzato per la vita del Mondo.
(Foto: Il Settimanale della Diocesi di Como)

 

Il video della celebrazione di Mons. Oscar Cantoni a Chiavenna in ricordo di Suor Maria Laura Mainetti nel XX anniversario della sua scomparsa (6 giugno 2020):

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