Consacrazione di Russia e Ucraina al Cuore Immacolato di Maria

Pubblichiamo, oltre all’Omelia di Mons. Vescovo, alcune immagini della Celebrazione Eucaristica presieduta da mons. Oscar Cantoni nella mattina di venerdì 25 marzo 2022, al termine della quale il Vescovo ha recitato la preghiera di consacrazione e affidamento dell’Ucraina e della Russia al Cuore immacolato di Maria.

Omelia di Mons. Oscar Cantoni, Vescovo di Como

Nella festa della annunciazione del Signore, riconosciamo e acclamiamo Maria come il fiore più bello della nostra stirpe umana, il frutto più riuscito della nostra famiglia umana lungo l’intera storia della salvezza. Con tutto il popolo di Dio ne gioiamo profondamente!

Preservata per grazia dalla colpa originale, Maria ha saputo compiutamente esprimere il suo sì, accogliendo la proposta di Dio per mezzo dell’angelo, con tutta la determinazione che può possedere una persona dotata, per grazia, della piena e totale libertà.

Maria si è così consegnata a Dio, piena di fiducia, perché Egli potesse compiere in lei e attraverso di lei, interamente, i suoi disegni a vantaggio dell’uomo. Con il suo sì, il Verbo si è fatto carne ed è venuto ad abitare tra noi. Dio ha potuto in questo modo attuare il suo piano di salvezza.

Molto diversa dal libero e pieno consenso di Maria è la nostra risposta umana, così spesso refrattaria a quanto Dio ci chiede. Quante esitazioni, quanti ostacoli, quanta indeterminatezza sappiamo interporre di fronte ai disegni di Dio su di noi, sul suo piano storico di salvezza. Lo sperimentiamo dolorosamente nelle nostre vite ogni giorno, ad ogni appello della grazia. Ne prendiamo atto e ce ne vergogniamo.

Siamo schiavi delle nostre paure, a tal punto che, anche senza volerlo direttamente, rallentiamo i piani di Dio. Egli è rammaricato e spesso deluso a causa della nostra mancanza di coraggio, di collaborazione, espressione di poca fede, ossia di scarsa fiducia che riponiamo in Lui.

Maria è pienamente consapevole della nostra fragilità, della nostra debolezza. Per questo ci è vicina, come una buona madre, e viene in nostro aiuto, soprattutto in questi momenti tragici che l’umanità sta attraversando. Vediamo da noi stessi che senza l’aiuto di Dio non possiamo far nulla.

Maria esercita la sua maternità nei nostri confronti innanzitutto soffrendo con noi e per noi in questa ora di prova, di sofferenze e di guerra. Il prendersi cura di noi consiste innanzitutto in una vicinanza premurosa. Oggi tutti abbiamo bisogno di avvertire questa vicinanza. Ci è di grande conforto!

Maria continua ad intercedere per noi, esattamente come una madre, che pur non giustificando i propri figli per i loro errori, le loro esitazioni, le loro debolezze, cerca tuttavia, in tutti i modi, di porvi rimedio. La maternità universale di Maria è il compito e la missione che ha ricevuto da Gesù morente sulla croce.

Ecco che oggi, riuniti e compatti, in una sola voce, innalziamo a Maria in ogni Chiesa locale del mondo intero, la nostra supplica. Viene ravvivato così quell’atto di consacrazione richiesto più volte nelle apparizioni di Fatima e nel tempo effettuato, fino a s. Giovanni Paolo II, con l’adesione di tutti i vescovi del mondo.

Oggi ci rivolgiamo di nuovo a Maria come figli, in piena unità con il pastore della Chiesa universale, papa Francesco e con i pastori delle singole Chiese locali, perché Lei stessa affidi a Dio, Trinità misericordia, le sorti dell’umanità dolorante, inquieta e piena di paura. Siamo giunti a questo punto a causa dei nostri peccati, della nostra lontananza da Dio. E Maria ci supplica: “non ripiegatevi sul vostro Io, ma ritornate a Dio”. Come madre e sorella nostra, Maria, porta della Misericordia, intercede presso suo figlio Gesù. Ricorre a Lui, Salvatore del mondo, perché ancora una volta, nonostante i nostri peccati e le promesse mancate, venga in nostro aiuto e salvezza. Attraverso il Cristo, suo figlio, raggiunge il cuore della Trinità, oceano di pace.

Maria prega con noi e supplica Dio per il dono della pace. Pace nei cuori di ciascuno, pace nelle famiglie, pace nelle comunità cristiane, pace nelle nostre relazioni interpersonali, pace tra le Nazioni.

Due nazioni, cristiane, la Russia e la Ucraina, sono lacerate dalla guerra, triste esperienza del peccato, che soggioga l’uomo e lo rende impietoso e crudele, violento e senza pietà. Pace per il martoriato popolo ucraino, che affronta con coraggio questa difficile situazione, pagando un prezzo altissimo.

Pace per il popolo russo, per quanti stanno coraggiosamente protestando contro l’invasione della Ucraina, pace in nome di quelle radici sante che hanno fecondato nei secoli quelle terre, con il contributo del sangue di innumerevoli martiri, misto alla preghiera di santi monaci.

E ora, o Madre della Misericordia, consacrati e abbandonati a questo tuo Immacolato Cuore, portaci ai piedi dell’altare della Misericordia, ove il tuo Figlio, principe della pace, misericordia incarnata, volto della misericordia del Padre, ancora oggi continua ad offrirsi per noi, affinché con fiducia preghiamo: “Gesù confido in te”.

+ Oscar Cantoni

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