DOMENICA DELLE PALME

PAROLA DI DIO
Dal Vangelo secondo Marco (Mc 11,1-10)
Andarono e trovarono un puledro legato vicino a una porta, fuori sulla
strada, e lo slegarono. Alcuni dei presenti dissero loro: «Perché slegate
questo puledro?». Ed essi risposero loro come aveva detto Gesù. E li lasciarono fare.
Portarono il puledro da Gesù, vi gettarono sopra i loro mantelli ed egli vi
salì sopra. Molti stendevano i propri mantelli sulla strada, altri invece delle fronde, tagliate nei campi. Quelli che precedevano e quelli che seguivano, gridavano:
«Osanna!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide!
Osanna nel più alto dei cieli!».

PENSIERO
In questo giorno, nel quale risuona il racconto della passione e morte di
Gesù, facciamo memoria della sua vita spesa per amore. Raccontare serve per non dimenticare ciò che Dio ha fatto per noi. Raccontare significa
rendere viva la memoria, far in modo che ciò che viene sentito possa
essere custodito nel cuore. Come accade nel popolo di Israele, nella
grande sera della Pasqua, nell’intimità delle case, quando i giovani chiedono ai più anziani di raccontare ciò che Dio ha fatto per loro, così anche
per noi, all’inizio della grande Settimana Santa, non manchi il ricordo e il
racconto di ciò che Gesù ha fatto, dallo spezzare il pane, al lavare i piedi,
al processo, alla condanna, al dolore subito, fino al legno della croce, tutto e solo per amore.
L’amore vero non si ferma, continua, fino alla fine, ad essere amore, nonostante tutto, oltre il male, la delusione e le ferite.

Si fermino le nostre parole per lasciare spazio ai racconti del vangelo.
Un giorno particolare questo, nel quale risuona l’unica e vera parola,
quella parola che si è fatta carne ed ha il volto, gli occhi e i gesti di Gesù,
il figlio di Dio, morto per amore.
Riflessione scritta dall’Ufficio diocesano di Pastorale per la famiglia. Anno 2021

GESTO
In punta di piedi… con i rami di ulivo!
Dopo aver partecipato alla celebrazione della Domenica delle Palme in
parrocchia e aver portato a casa il ramoscello di ulivo, prima di deporlo
in qualche angolo ben visibile della nostra casa, lo deponiamo sul tavolo
della cucina e viviamo questo breve momento di preghiera.
Sul tavolo si pone una CANDELA e la si accende. Si pone anche una CROCE, al centro.
Tutti: Osanna al Figlio di Davide. Osanna al Redentore!
Solista: Benedetto colui che viene nel nome del Signore: è il Re d’Israele.
Corriamo! Il cuore si precipiti ad accogliere colui che viene sulle strade
della nostra Gerusalemme!
Tutti: Osanna…
Solista: Se non avessimo le parole per raccontare questa gioia, nessuno
potrebbe fermarla: la griderebbero le pietre!
Tutti: Osanna…
Solista: Siamo pellegrini, ognuno viene dalle
proprie strade per vedere il re, per vedere il suo
volto, per vedere la sua gloria!
Tutti: Osanna…
Genitore: Signore noi ti guardiamo sulla croce: lì
vediamo il tuo vero volto, un volto che ama fino
alla morte.

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