Festa della Madonna delle Lacrime

Dongo, 6 settembre 2025

La Madre di Dio e Madre nostra, ancora una volta, ci ha attratto qui e ciascuno ha le sue ragioni per cui ha accolto l’invito di Maria.

Ciò che deve caratterizzare la presenza di ciascuno di noi, aldi là della situazione personale è la consapevolezza di essere un popolo, non solo dei singoli individui, e così, sotto lo sguardo materno di Maria, esprimiamo il fermo desiderio di sentirci solidali gli uni gli altri, perché nessuno sia lasciato solo, perché nessuno si senta escluso, e tutti ci sentiamo responsabili nella partecipazione responsabile del bene comune.

Ritorniamo volentieri al brano del vangelo in cui, sotto la croce di Gesù morente, c’è Maria, la madre addolorata, che più di tutti condivide il dramma della passione del Figlio.
In quest’ora così drammatica Maria si aggrappa con la sua fede in Dio, pienamente consapevole che non la lascia sola, anzi le dona la forza di sostenere il suo dolore e di credere che il sacrificio di suo Figlio non è vano.

Il fuoco dell’amore che Gesù ha acceso sulla terra non si estingue, ma con la sua resurrezione avvolgerà l’intero universo.

Vogliamo credere anche noi che vicino alle nostre croci c’è sempre la Madre di Gesù. Con il suo manto asciuga tutte le nostre lacrime, anche quelle che non sono manifeste agli altri. Con la sua mano ci fa rialzare e ci accompagna nel cammino della speranza.

Le lacrime della Madonna sono le lacrime di una madre addolorata a causa dei peccati dei suoi figli che rifiutano l’amore di Dio. Sono le lacrime di dolore per quanti oggi soffrono le ingiustizie, la solitudine, la violenza, l’odio, la guerra e l’indifferenza umana.

La Madonna fa suoi anche i nostri dolori, le nostre inquietudini, le incertezze di ciascuno dei suoi figli in questo tempo della storia così drammatico e fallimentare.

Ma le lacrime di Maria non devono rimanere infeconde. Sono una chiamata alla riconciliazione con Dio e con i fratelli che ciascuno di noi deve compiere.

Abbiamo anche noi qualcuno a cui chiedere perdono. Persone che si sentono ferite dai nostri pregiudizi.
Fratelli e sorelle che vivono accanto a noi, ma che non si sentono accolte e sperimentano l’isolamento.
Le lacrime di Maria sono un segno di Speranza per noi che vogliamo ricominciare una vita rinnovata dall’incontro con il Cristo crocifisso e risorto.

Con la sua presenza materna, Maria intercede per noi presso il suo Figlio. E così abbiamo l’audacia di compiere il primo passo di riconciliazione e di pace nei confronti dei nostri fratelli e sorelle, ritroviamo l’ardore di ricominciare nuove relazioni fraterne con quanti abbiamo offeso o che ci hanno offeso. Troviamo la forza di immetterci nel nostro ambiente di vita sentendoci più solidali, piangendo con chi piange e rallegrandoci per il bene altrui, senza invidie e gelosie.
Le lacrime di Maria sono gemme preziose che ci invitano alla riconciliazione e alla pace. Accogliamo, come figli docili, la sua proposta d’amore.

Oscar card. Cantoni

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