Festa Patronale di Santa Maria Nascente

Livigno, 8 settembre 2025

Grande è la mia gioia per essere qui in mezzo a voi, quale inviato dal Signore Gesù, buon pastore, in un giorno di festa molto importante e significativo per tutti voi.

Il ricordo della nascita di Maria è annualmente una occasione in cui riscoprire la vostra identità di popolo, un giorno in cui ravvivare le vostre radici, un tempo in cui riconoscere la vostra storia e la vostra tradizione, così unica e originale, fondata su un saldo legame tra la vita vissuta, connessa con la fede in Dio.

La scelta della vita cristiana con i suoi valori e i suoi principi, che innerva la vostra storia, non può essere solo un semplice ricordo di un passato ormai trascorso. La fede Va adattata ai tempi attuali, alle esigenze di oggi, così da poter testimoniare ancora i frutti di un rapporto personale e comunitario col Signore Gesù.

È la fede, infatti, che deve alimentare la vostra vita quotidiana, dare senso alle vostre scelte, espressa anche attraverso una pubblica testimonianza, così da offrirla alle tante persone che qui giungono da ogni parte.

La processione che ha preceduto la Messa non è stato soltanto uno sfoggio delle vostre tradizioni. Essa ha voluto offrire proprio una pubblica testimonianza d’amore nei confronti del Signore Gesù, vivente oggi nella sua Chiesa.

Ciò che i vostri padri vi hanno consegnato, ossia la fede nel Signore crocifisso e risorto, viene quindi, a vostra volta, non solo gelosamente custodita, ma anche trasmessa alle nuove generazioni e insieme annunciata con le opere ai numerosi ospiti.

Tutti i cristiani sono chiamati ad essere “conformi all’immagine del Figlio”, come abbiamo udito nella lettera di s. Paolo. Si tratta di vivere con fede e amore, in un clima di solidale servizio, tutte le situazioni umane che si presentano, quelle ordinarie e comuni, ma anche quelle più impegnative e sofferte, dal momento che “tutto concorre al bene per quelli che amano Dio “anche le nostre fatiche quotidiane, la sofferenza e perfino la morte.

Si tratta di ravvivare la speranza di un mondo diverso, di narrare uno stile di vita non fondata sul proprio tornaconto, ma attraverso i tanti segni di vangelo, che non mancano neanche qui a Livigno, riconoscibili dentro un clima di vicinanza, di compassione e di tenerezza.

La speranza si sviluppa a partire dal modo con cui vi rapportate nelle vostre quotidiane relazioni comunitarie, ma anche nei tanti segni di solidarietà e di dono verso i fratelli e le sorelle più fragili, e soprattutto con la gioventù, tanto bisognosa di confronto con una comunità cristiana adulta, unita e solidale.

La Madre di Dio e Madre nostra, di cui oggi celebriamo con gioia la sua nascita, ci è modello autentico di vita cristiana.

Lei è stata la prima discepola del suo Figlio, ha creduto in Lui condividendo la sua vita, a tal punto che s. Agostino osa affermare che per Maria è stato più importante riconoscersi quale discepola del suo Figlio, più che di essere sua madre.

Mettiamoci sotto la sua protezione perché anche noi, come Lei, possiamo piacere al Padre, vivendo in pienezza la sua volontà nell’oggi della nostra storia.

Oscar card. Cantoni

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