Il Vescovo Oscar card. Cantoni al Conclave

Solennità di Pentecoste

Cattedrale di Como, 8 giugno 2025

La solennità di Pentecoste, che oggi rallegra tutta la Chiesa, è il momento più opportuno per ricordare a questa assemblea ciò che ho sperimentato in prima persona in occasione del recente Conclave per la scelta del nuovo Papa. Tanta risonanza ha avuto questa speciale evento tra noi, così che molte persone, incontrandomi, mi hanno chiesto di condividere, almeno in parte, questa straordinaria esperienza.

Si è realizzato nel Conclave esattamente ciò che abbiamo udito nella prima lettura di oggi dagli Atti degli Apostoli, dove persone di popoli diversi, riuniti a Gerusalemme, si sono trovati unanimi e concordi nel riconoscere le grandi opere di Dio.

E ciò è avvenuto per opera dell’azione efficace dello Spirito Santo, che ha dato alle tante persone lì convenute, molto diverse tra loro, per provenienza, cultura e lingua, la possibilità di comprendere e di gioire per l’opera di Dio, realizzando così il miracolo dell’unità, a differenza di tanta divisione caotica, sintetizzata nell’episodio biblico della torre di Babele.

Proprio esattamente quello che è successo al Conclave, dove i cardinali presenti, provenienti da popoli diversi, da esperienze di Chiesa le più disparate, hanno riconosciuto, unanimi, e con rapidità, sorretti dalla grazia, Colui che il Signore aveva già scelto, il successore di Pietro.

Lo Spirito Santo è continuamente all’opera ancora oggi, nella sua Chiesa, in tutto il mondo e agisce sempre efficacemente in coloro che si lasciano guidare dalla sua azione, mantengono cioè un cuore docile alle sue ispirazioni e gli obbediscono.

È presente lo Spirito nella chiesa, nel mondo e in particolare in ciascuno di noi, non solo nelle grandi occasioni, ma anche nelle situazioni particolari, anche le più controverse, difficili e sofferte. Per questo va umilmente invocato.

Egli agisce delicatamente nei cuori, senza mai forzare, ci convince, come sottolinea il vangelo di oggi, della bontà della vita cristiana, ricordandoci come la parola di Gesù possa essere la vera guida nel nostro cammino di discepoli, ci conferma nella bontà delle scelte che siamo chiamati ad operare dentro i diversi casi della vita.

A questi nostri amici, che stanno per ricevere il dono dello Spirito Santo attraverso il sacramento della Cresima, auguro di lasciarsi ammaestrare costantemente dallo Spirito, di invocarlo con fiducia come guida nella loro vita, come dolce consolatore nei momenti difficili e impegnativi, come luce che permette di avanzare quali pellegrini di speranza.

Oscar card. Cantoni

 

 

condividi su