Cari fratelli e sorelle amati dal Signore:
Questo nostro essere radunati tutti insieme, qui, nella Domenica di Pentecoste, in questo tempio dedicato allo Spirito Santo, dona un senso compiuto alla visita pastorale che abbiamo celebrato in questi giorni. È un effetto molto concreto e tangibile, una prova che Cristo è preso in parola: stiamo offrendo un grande spettacolo di unità tra di noi, provenienti da tutte le parrocchie del Vicariato.
La nostra unità, dono dello Spirito, ma insieme anche compito di ciascuno di noi, colpisce e insieme affascina il mondo, tanto disgregato e diviso, che ha fame di unità, di concordia, di solidarietà, di pace, ma intanto si dimostra incapace di vera comunione.
Noi, con il nostro essere insieme, presentiamo al mondo la testimonianza più convincente che oggi nella Chiesa l’unità è possibile, con il nostro attivo e responsabile impegno nel costruirla, che la comunione che Dio dona a noi, suoi figli, non è un’utopia, un progetto irrealizzabile.
L’unità che Dio ci dona per grazia ci fa crescere, ci costringe ad uscire dal nostro individualismo che ci potrebbe fa restare curvi su noi stessi e insoddisfatti, incapaci di superare la solitudine, che è il male del nostro tempo.
L’unità ci obbliga necessariamente a passare dall’io al noi, perché strutturalmente non possiamo vivere da isolati, essendo la comunione tra noi inscritta nei nostri cuori, dal momento che siamo stati creati a immagine viva della Trinità, comunione d’amore.
Accogliamo dunque il dono dello Spirito Santo, inviato dal Padre per farci comprendere e amare la Parola del Signore e per orientare le nostre scelte secondo quello che piace a Gesù, vivendo secondo i suoi insegnamenti, come ci ha ricordato il Vangelo di oggi: “Vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto”: ecco la missione dello Spirito Santo tra noi, il compito che Egli ha ricevuto per farci vivere una vera vita filiale nei confronti di Dio Padre e fraterna, tra noi suoi figli.
Se noi saremo disposti ad accogliere le sue ispirazioni, Egli farà fruttificare in noi quei semi di vangelo che ci offrono criteri di vita nuova, fino ad amare quello che Dio ama e perfino ad amare come Dio ama. Contribuiremo così a costruire un mondo diverso, dove regna la pace, la solidarietà e la giustizia.
Oscar card. Cantoni