Ammissione al Diaconato di Marco Roncaioli

Vorrei augurare a tutti voi, qui presenti, di vivere la stessa intensa emozione dei discepoli e la loro ammirata sorpresa quando Gesù risorto si presenta in mezzo a loro, ospite inatteso, mentre sono riuniti insieme nel cenacolo di Gerusalemme.

Ogni volta che ci raduniamo per celebrare l’Eucaristia è il Signore Gesù, crocifisso e risorto, che sta in mezzo a noi e noi, nella fede, ne gioiamo e lo riconosciamo presente e vivo mentre ci spiega le Scritture e rinnova con noi e per noi il suo donarsi sulla croce nella Eucaristia.

I discepoli che incontrano il Signore nel cenacolo non nascondono la loro gioia, ma insieme è evidente anche il loro imbarazzo. Gesù crocifisso e risorto porta impresse le piaghe della passione e gliele mostra, segno della sua vita donata fino a morire in croce. Ed essi, davanti a questa drammatica esperienza erano fuggiti, lasciandolo solo. Non erano stati in grado di sopportare questa doloroso avvenimento, che aveva sconvolto le loro speranze messianiche. Nonostante il Maestro li avesse più volte preavvertiti circa la sua imminente passione e risurrezione, essi si erano rifiutati di credergli, insistendo su una falsa immagine di messia.

Ed ecco Gesù risorto, come ci riferisce il vangelo di questa sera, si presenta in mezzo a loro. Eppure non rinfaccia a questi discepoli disorientati la loro infedeltà, non li rimprovera per la durezza del loro cuore, per la loro poca fede. Piuttosto li accoglie così come sono, offrendo loro il frutto della sua Pasqua, ossia la pace, pienezza di tutti i beni. Poi cena con loro per rivelare la sua umanità risorta, ma anche per dimostrare la sua sincera amicizia.

Così agisce il Maestro anche con noi, questa sera, incontrandoci. Ci accoglie cosi come siamo, ci rassicura e ci dona la pace, ci riconcilia e ci spiega le Scritture e si fa Eucaristia, cioè sacrificio d’amore.

Aprendoci la mente all’intelligenza delle Scritture, ci illustra, come con gli apostoli, il grande disegno di Dio sulla umanità che Egli realizza a vantaggio degli uomini suoi figli. Un disegno che chiede però il libero consenso umano. Dio vuole avere bisogno degli uomini per portare a tutta l’umanità la riconciliazione e la pace.

La Chiesa è il dono di Gesù perché i battezzati che ne fanno parte partecipino, ciascuno con i propri doni, e con responsabilità diverse, partecipino al suo progetto e collaborino tra di loro per realizzare questo grande disegno del Padre. E’ Dio che vuole raggiungere tutti gli uomini e tutte le nazioni della terra per fare di Cristo il cuore del mondo. “Nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme”.

Ecco perché come comunità dei discepoli del Signore questa sera ci rallegriamo dal momento che un nostro fratello, membro di questa parrocchia, Marco Roncaioli, che voi conoscete e stimate, chiede di vivere il proprio Battesimo, mantenendo gli impegni familiari (derivati dal sacramento del Matrimonio) e professionali (frutto dell’impegno laicale), ma aggiungendo un legame particolare con la nostra Chiesa locale mediante l’esercizio del Diaconato, prima tappa del sacramento dell’Ordine sacro.

Non si tratta di una promozione, né di un grado di onore, ma di un modo particolare di seguire Gesù nella forma di servo, a imitazione sua. “Chi vuol essere il primo, dice Gesù, si faccia servo di tutti”, proprio come Lui, venuto per servire e non per essere servito.

La nostra diocesi ha già la fortuna di avere a disposizione alcuni diaconi permanenti, alcuni dei quali sono qui presenti, che immettono nella comunità cristiana energie nuove e partecipano dal di dentro alla edificazione del nostra Comunità con l’esercizio dei loro doni.

A suo tempo, mediante l’imposizione delle mani, anche Marco, vivrà questa forma speciale di imitazione di Cristo, mettendosi a servizio della   Chiesa, che lo aiuterà a sviluppare i doni connessi con l’ordine del diaconato. Assicuriamo a Marco tutta la nostra stima e amicizia. Preghiamo per lui perché questo progetto si possa presto realizzare a gloria di Dio e a servizio del suo popolo.

+ Oscar Cantoni

 

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