I Domenica di Quaresima

Segno di Croce

Dal Vangelo di Luca 4,1-13

In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo.

Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame.

Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane».

Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”».

Padre nostro

Preghiera:

Educa il mio cuore, maestro Gesù,

alla vigilanza, al discernimento della volontà del Padre. Con le armi della fiducia, dell’ascolto della tua parola, della preghiera, della sobrietà,

educa la mia coscienza alla lotta contro tutto ciò che vuole distogliermi da te. Amen.

Lettura:

Le sorelle francescane “Ancelle del Signore” nascono da un incontro fortuito, nel 1951, tra Sorella Domenica e Padre Odorico, frate minore cappuccino.

Il sogno che sorella Domenica coltivava nel cuore si faceva concretezza. Sentiva continuamente l’anelito di andare verso Dio in un modo nuovo. Da quell’incontro nasce il segno della “Provvidenza”: essere donne capaci di vivere sull’esempio di Maria, ancella del Signore, donna semplice e coraggiosa, capace di ricevere l’Annuncio ma anche di vivere con i più piccoli e i più poveri.

Da allora le sorelle hanno vissuto insieme facendo fraternità, sullo spirito di Francesco e Chiara di Assisi, e svolgendo vari lavori per sostenersi: in una lavanderia a Milano, per la Caritas di Bologna, nelle scuole a Cassano D’Adda, in missione con i migranti in Francia, nell’Abbazia di Lenno, aiuto ai sacerdoti a Como. Scherzavano tra loro dicendosi: “Bisogna che comperiamo un carrozzone degli zingari così da girovaghi sarà la nostra casa”.

Ed invece nel 1968, in risposta al bisogno di avere una casa per abitare con i bambini affidati alle sorelle dalle famiglie in difficoltà, è arrivata l’opportunità di acquistare la casa di Brunate, oggi “Casa dei Tigli”. Come sempre, se quello che si fa è del bene, la provvidenza si manifesta.

Ecco la “Provvidenza” è venuta in nostro aiuto attraverso un sacerdote della diocesi di Como, che avendo compreso e visto le nostre condizioni (eravamo questuanti, senza casa e senza soldi) ci ha messo a conoscenza della vendita di questa casa che rappresentava la possibilità concreta di realizzare il sogno di Sorella Domenica e Padre Odorico: vedendola, hanno pensato “questa è la casa ideale per i nostri bambini e tutte le persone in difficoltà che incontreremo”.

Accogliere la “Persona”, indifferentemente da ogni razza o religione. Senza sé e senza ma. L’accoglienza è un servizio ricevuto e donato. Chi ci ha dato alla vita ha voluto condividere la realtà del bello, del bene. Questo comporta mettersi in ascolto non di sé ma di chi si ha davanti con tutto ciò che richiede questo poi di conseguenza si sperimenta quanto l’altro ti ridona.

Questo è quello che vogliamo realizzare.

Oggi la “Casa dei Tigli” ha due comunità educative: Tiglio Giallo (mamma-bambino) e Tiglio Rosso (bambini).

Quest’anno apriamo il terzo servizio: “La Strada dei Tigli”, tre alloggi per l’avvio all’autonomia.

 

Questa settimana provo a SCEGLIERE di fare la “ginnastica” delle buone azioni, augurando il buon giorno a tutti quelli che incontro.

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