Ingresso di don Alberto Fasola a Brunate e Civiglio

Cari amici della Comunità di Brunate e di Civiglio,

Ancora una volta si realizza oggi nella comunità pastorale di Brunate e di Civiglio la Parola del Signore che ha promesso, per bocca del profeta Geremia:” Vi darò pastori secondo il mio cuore” (3,15).

Soprattutto in questo tempo, l’arrivo di un nuovo parroco in una parrocchia non è scontato, è sempre un dono immeritato del Signore, visto il rarefarsi delle vocazioni al sacerdozio e le richieste urgenti di presenze di presbiteri in tante parti della nostra vasta diocesi.

Certo, un sacerdote in un parrocchia non è tutto, egli non è che un capofila, un centro di convergenza e di unità, inviato dal vescovo perché insieme, come battezzati e cresimati, sacerdote e laici, tutti sono chiamati a contribuire nel coltivare e far crescere quel senso di appartenenza a una famiglia, attraverso cui si caratterizza e si manifesta oggi la Chiesa.

La parrocchia è ancora oggi la prima immagine di Chiesa che si presenta alla società, una presenza ecclesiale significativa sul territorio, non certo staccata dalla Diocesi, bene inserita nella realtà locale, dove la gente vive, con le sue fatiche e le sue risorse, con le sue povertà e le sue attese, per essere, per tutti e per ciascuno, una sorgente viva di vita e un luminoso segno di speranza.

È compito di tutti fare in modo che nessuno si senta escluso da questo contesto di famiglia e che ciascun battezzato aiuti a promuovere la parrocchia come una comunità di fede, che segue con amore il Signore Gesù e lo presenti al mondo quale Egli è: Signore della storia e immagine visibile della misericordia di Dio Padre.

A queste condizioni, eccovi un nuovo pastore con il compito di far crescere quel clima di famiglia che qui già si è coltivato, come anche a Civiglio, ma che deve essere continuamente assicurato e rinforzato.

Ringrazio i due carissimi fratelli d. Lorenzo e d. Carlo Calori per il loro contributo pastorale che in questi mesi di assenza del parroco hanno assicurato il servizio religioso con lo stile generoso che li ha sempre contraddistinti.

Benvenuto, quindi, a te, caro don Alberto, in questa Comunità pastorale di Brunate e Civiglio, quale segno di comunione della nostra Chiesa locale con questi fratelli e sorelle che qui vivono e che, come cristiani, intendono imprimere, anche attraverso la tua sollecitudine, una dimensione missionaria alla loro esistenza.

Tutti, infatti, come battezzati, sono chiamati ad essere discepoli missionari (EG 120), che dicono apertamente, anche ai non credenti o ai credenti non praticanti, con le parole, ma più significativamente con la loro presenza operosa, la bellezza di seguire Gesù e il suo vangelo, per realizzare a fondo la propria umanità, che si manifesta all’interno di una relazione positiva con gli altri, nella comunità ecclesiale.

È bene che la tua gente sappia fin da ora che, assieme al compito pastorale di questa comunità pastorale, tu continuerai ad assolvere il compito di assistente spirituale della Caritas diocesana, che comporterà di prenderti cura in modo speciale della formazione dei volontari della carità presenti in diocesi e che trova nella casa della Carità in via d. Guanella a Como il suo centro di coordinamento. Sarà una opportunità in più perché le persone si appassionino al servizio di carità, che rende la parrocchia uno spazio visibile della carità di Cristo.

Auguro a te, don Alberto, nei confronti dei tuoi nuovi parrocchiani, di imitare la dolcezza della carità di Cristo, così da vivere in modo permanente come annunciatore della buona Notizia del Vangelo, testimone della misericordia di Dio Padre.

 

 

Il tuo vescovo
+ Oscar

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