Processione penitenziale per il santuario di Gallivaggio in pericolo

Sono giorni difficili, quelli che stiamo vivendo, di grande preoccupazione ed angoscia. Forti sono i disagi che sperimentiamo. I paesi sopra Gallivaggio sono isolati e in questo momento le comunità cristiane pregano con noi, a Campodolcino.

C’è il rischio che una grossa frana precipiti addosso al nostro santuario di Gallivaggio, distruggendolo rovinosamente. Il santuario della Madonna di Gallivaggio è il cuore della Valchiavenna e avvertire che questo santuario corre un pericolo serio di sopravvivenza turba fortemente l’animo di ciascun abitante della Valle.

Siamo grati alle autorità pubbliche e alle varie forze dell’ ordine, ai geologi, a vari tecnici, come anche la Protezione civile e i Vigili del fuoco, per il coinvolgimento attivo e responsabile che fin da subito hanno dimostrato, anche andando incontro a forti rischi.

Tuttavia osiamo sperare che una mano misteriosa e potente guidi la discesa dei massi, lasciando incolume il santuario e ciò che di prezioso esso racchiude.

Questa è l’Ora della Madre. Ella non si tira mai indietro di fronte ai suoi figli che le chiedono protezione, aiuto e difesa. E’ il momento di credere che Maria, madre della Misericordia, sappia accogliere le invocazioni dei suoi figli, che in Lei confidano, ci conforti con la sua tenerezza e custodisca questo nostro santuario, rifugio abituale dei nostri avi, nei tempi più difficili della loro storia.

La caduta dei massi, però, può assumere anche un valore altamente simbolico, che può essere letto e interpretato alla luce della fede.

E’ la lotta dello spirito del male, che si manifesta nel mondo in svariate forme, mediante l’odio, l’egoismo, l’orgoglio, lo sfruttamento degli altri, le varie forme di povertà, le dipendenze, e che cerca di soffocare le innumerevoli manifestazioni del bene, che pure sono presenti e attive nella storia di oggi, anche se sembrano deboli, fragili e spesso perdenti.

E’ come se il Maligno avesse dichiarato guerra a Dio e ai suoi amici e tentasse in tutti i modi di annullare e distruggere i tanti segni di bontà, di verità, di amore e di bellezza, presenti nel mondo e nella Chiesa oggi.

L’azione del Maligno è tesa a distruggere innanzitutto l’unità della famiglia, che è il cardine vitale della società;

tenta di sminuire la forza dell’amore e del perdono, generando guerre fratricide, attentati alla vita, seminando discordia e svalutando la dignità delle singole persone.

Ancora, il maligno tenta di allontanare i giovani da Dio con l’inganno, insinuando loro che la vita non è degna di essere vissuta come dono e come servizio, mentre è il proprio tornaconto e l’effimero ciò che immediatamente giova.

Il maligno ancora tenta di provocare la divisione tra i fratelli anche all’interno della Chiesa, generando il discredito contro il Papa e i vescovi e la sfiducia nei confronti dei sacerdoti.

Vuol far credere che Dio non esiste o è divenuto insignificante agli occhi del mondo di oggi, il quale può avvalersi dei mezzi della tecnica e della scienza e può fare facilmente a meno di lui.

Si tratta di una lotta cosmica, già descritta nel libro dell’Apocalisse, che però ci anticipa la certezza del prevalere delle forze del bene, della tenerezza dell’amore, della fedeltà di Dio che salva l’uomo e lo redime dal peccato, dall’orgoglio, dalla violenza, dalla tristezza, dall’isolamento, dalla morte.

Tutto questo, però, a condizione che l’uomo affermi il suo desiderio di affidarsi a Cristo risorto, Signore del mondo e della storia, e di lasciarsi salvare dalla sua morte redentrice. E’ lo scopo ultimo del nostro pellegrinaggio di questa sera. E’ l’invito che vi rivolgo nel nome del Signore: tornare a Dio e credere nel suo amore e nella sua fedeltà.

Come nei grandi momenti di difficoltà, presenti da sempre lungo la storia della Chiesa, Maria non ci lascia soli. Ella prega per noi, prega con noi, perché crediamo nella presenza di Dio nella nostra vita e ci lasciamo salvare dal suo infinito amore.

Maria, madre di Gesù, volto della Misericordia, interceda presso la SS Trinità Misericordia, che l’ha voluta presente in questa Valle quale segno del Suo amore infinito per tutte le sue creature, ci sostenga in questo momento di prova e di angoscia, ci sia di consolazione e di aiuto. Amen.

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