I Vescovi Comensi dell’età contemporanea

99. Giuseppe Bertieri, di Ceva (1790-1792). Agostiniano, fu professore di teologia a Vienna e successivamente vescovo di Pavia.
100. Carlo Rovelli, patrizio comasco (1783-1819). Domenicano e priore di S. Eustorgio in Milano. Coltissimo e fiero si oppone alle prepotenze di Napoleone da cui è stimato. Restaura il monastero di S. Maria “del Gerbett” e vi apre il Seminario Teologico, dotandolo di una cospicua Biblioteca. A causa della Rivoluzione francese i Carmelitani, i Cappuccini, gli Osservanti, le Clarisse lasciano Como, mentre Domenicani e Benedettine riparano in Canton Ticino. Nel 1814 viene demolita la magnifica chiesa di San Giovanni del Convento dei Domenicani per fare spazio alla stazione ferroviaria che adotterà il nome di “San Giovanni”. E’ sepolto nella chiesa della SS. Trinità del Centro Cardinal Ferrari, già seminario.
101. Giambattista Castelnuovo, di Cesana Brianza (1821-1831). Oblato dei santi Ambrogio e Carlo. Orientalista, insigne oratore, scrive omelie, discorsi ed opere ascetico-morali. E’ sepolto in Sant’Abbondio.
102. Carlo Romanò, di Cantù (1835-1855). Recuperata tra le macerie della demolita Chiesa di San Giovanni le spoglie del beato Pagano da Lecco (tumulate sotto l’altare maggiore del Seminario teologico) acquista l’antico monastero di Sant’Abbondio e ne fa il Seminario minore. I Frati minori ritornano a Dongo, i Somaschi al Collegio Gallio; le Canossiane sono invitate ad aprire un Istituto in città. Nel 1834 viene eletto Cardinale padre Giuseppe Velsi, domenicano e già I rettore del seminario teologico (1810-1819). Nel 1835 è ordinato sacerdote don Martino Anzi (di Bormio), cultore di scienze naturali. Il 17 maggio 1856 è ordinato sacerdote don Serafino Balestra (Bioggio, 9 giugno 1831-26 ottobre 1886), apostolo dei sordomuti. Carlo Romanò è sepolto in Sant’Abbondio.
103. Giuseppe Marzorati, milanese (1858-1865). Il 19 luglio 1859 un Decreto Federale abolisce qualsiasi giurisdizione straniera in territorio elvetico di conseguenza il vescovo di Como non potrà più visitare le parrocchie in Canton Ticino. Nel 1863 avviene l’ordinazione sacerdotale di don Giovanni Battista Scalabrini (di Fino Mornasco), poi vescovo di Piacenza, apostolo degli emigranti per i quali fonda i “Missionari di San Carlo”. Nel 1866 avviene invece l’ordinazione sacerdotale di Luigi Guanella, apostolo della carità. Giuseppe Marzorati è sepolto in Sant’Abbondio.
104. Pietro Carsana, Arciprete del duomo di Bergamo (1872-1887). Solo nel 1876 può stabilirsi nel palazzo vescovile. Il 16 agosto 1879 esce il primo numero de “L’Ordine”, il quotidiano dei cattolici comaschi (superato il 100° anni, dovrà cedere le armi di nobili battaglie religiose e civili per insuperabili difficoltà finanziarie). Il 17 novembre 1886 vengono erette in parrocchie tutte le vice-curazie (molte delle quali verranno soppresse nell’attuazione del Nuovo Concordato del 1984). E’ sepolto in Sant’Abbondio nel 1928.
105. Luigi Nicora, milanese (1887-1890). Non può occupare la sede perché privo del regio “exequatur”. Papa Leone XIII, con Bolla del 7 settembre 1888, erige la Diocesi di Lugano e nomina Amministratore Apostolico S.E. Mons. Bacciarini. Il riconoscimento civile da parte della Confederazione Elvetica avverrà il 7 marzo 1971.
106. Andrea Ferrari, beato, nativo di Lalatta (Parma) (1891-1894). Già vescovo di Guastalla, poi cardinale arcivescovo di Milano. Amico di San Guanella, nel 1893 consacra la chiesa del S. Cuore presso la Casa Divina Provvidenza in Como, anima di tutte le istituzioni guanelliane.
107. Teodoro Valfrè di Bonzo, di Cavour (1896-1905). Già vescovo di Cuneo, poi arcivescovo di Vercelli, nunzio a Vienna (1917) e cardinale (1919). Celebra il Sinodo VIII (1904).
108. Alfonso Archi, di Faenza (1906-1925). Già vescovo di Comacchio. Costituì nuove parrocchie ed avversò sapientemente ogni forma di modernismo. Nel 1907 don Guanella fonda con suor Bosatta le “Figlie di S. Maria della Divina Provvidenza”. Nel 1908 don Guanella fonda i “Servi della Carità”. Ritiratosi, per salute, al luogo d’origine, è in seguito eletto vescovo di Cesena. E’ sepolto in San Giorgio (Como).
109. Adolfo Luigi Pagani, di Monza (1926-1930). Chiude il processo canonico informativo sul servo di Dio, don Luigi Guanella. Il 18 febbraio 1927, al termine della solenne traslazione da Lecco dell’urna di San Luigi Gonzaga, il battello affonda nel porto di Como: annegano due seminaristi ed un barcaiolo mentre una donna muore di spavento. La dolorosa vicenda incide sulla forte fibra del vescovo. E’ sepolto in San Bartolomeo (Como).
110. Alessandro Macchi, di Gallarate (1930-1947). Già vescovo di Andria. Promuove diversi Congressi diocesani, in particolare quelli eucaristici di Como (1932), Sondrio (1934), Menaggio (1936), Olgiate (1938). Zela la consacrazione delle chiese e la ricognizione delle Reliquie dei santi. Sostiene lo sviluppo dell’Azione Cattolica e della Catechesi festiva. Celebra il sinodo IX (1942). E’ sepolto in San Rocco (Como).
111. Felice Bonomini, di Mocasina (Brescia) (1948-1974). Già vescovo di Terni e Narni. Celebra il Sinodo X (1953). Indice quattro volte la visita pastorale (1948, 1954, 1959, 1965) in occasione della quale consacra numerose chiese, promuove e da impulso alla vita delle associazioni dei fedeli. Restaura il Seminario Teologico, ampliato e arricchito della Chiesa dell’Immacolata, che viene solennemente benedetta nel 1960. Promuove la costruzione di un nuovo complesso (inaugurato nel 1966) sulla collina di Muggiò, donata a Mons. Macchi dalla nobile famiglia De Orchi, e si trasferisce da S. Abbondio il seminario minore. Presenzia a tutte le sessioni del Concilio Ecumenico Vaticano II (1960-66). Erige le parrocchie di San Giuseppe, Muggiò, Ponte Chiasso, Prestino e Sagnino. Il 7 ottobre 1956 avviene la beatificazione di papa Innocenzo XI, il 25 ottobre 1964 la beatificazione di San Luigi Guanella. Mons. Bonomini è sepolto in Sant’Abbondio.
112. Teresio Ferraroni. Visita la pagina dedicata.
113. Alessandro Maggiolini. Visita la pagina dedicata.