Il punto sui lavori di restauro

Santuario di Gallivaggio

Punto stampa sul restauro e il recupero del santuario della Madonna di Gallivaggio dopo la frana del 29 maggio 2018
Sala san Lorenzo in Chiavenna, 10 ottobre 2023

 AL PUNTO STAMPA SONO INTERVENUTI:

  • Cardinale Oscar Cantoni, Vescovo di Como;
  • Don Andrea Caelli, arciprete di Chiavenna
  • Don Andrea Straffi: responsabile dell’Ufficio Arte Sacra della diocesi di Como;
  • Elisabetta Gandola: Ufficio tecnico della diocesi di Como;
  • Massimo Morelli: Comitato per il Santuario di Gallivaggio

Oggi è un giorno importante perché nella memoria dell’apparizione della Madonna a Gallivaggio si segna una tappa significativa per il restauro ed il recupero funzionale del Santuario.

Già nel maggio 2018, nell’immediatezza dell’evento franoso, è stata assicurata la messa in sicurezza, catalogazione, restauro e conservazione di tutte le opere artistiche presenti nel Santuario, alcune delle quali, compresa la statua della Madonna, sono state collocate nella collegiata di San Lorenzo a Chiavenna. Si è trattato di un intervento da centinaia di migliaia di euro su 130 opere d’arte e religiose (quadri, arazzi, statue, suppellettili a uso liturgico) reso possibile grazie all’impegno e alla professionalità dei funzionari della Soprintendenza competente, in collaborazione con il Segretariato Regionale, tutti soggetti che hanno sostenuto e coordinato le operazioni di salvaguardia dei beni. Le opere sono state collocate nella Collegiata di San Lorenzo in Chiavenna e negli spazi della casa arcipretale.

Nei primissimi giorni successivi alla frana sono iniziati i rilievi e i sondaggi relativi al movimento franoso, con i successivi immediati lavori per la messa in sicurezza del vallo: i costi di questa operazione sono stati sostenuti dalla Comunità Montana.

Durante le prime due fasi per la messa in sicurezza dei beni artistici e del territorio, è iniziato un lungo percorso durato un quinquennio che, nonostante molti ostacoli, in primis la pandemia, è proseguito senza soste.

Si è trattato di un prezioso lavoro di tessitura di relazioni che ha permesso, oggi, di segnare la fine della fase progettuale e la partenza dell’iter di gara d’appalto pubblica che si concluderà, presumibilmente, con la consegna del cantiere per l’inizio dei lavori tra la primavera e l’estate 2024. L’auspicio è che il Santuario possa essere di nuovo pienamente fruibile a partire dal 2026.

Le tappe principali di questo cammino quinquennale sono segnate fin dall’inizio da una pronta collaborazione con Regione Lombardia – Assessorato agli Enti locali, Montagna, Risorse energetiche, Utilizzo risorsa idrica – che, attraverso l’Assessore di riferimento Massimo Sertori, aveva dato la disponibilità dal maggio 2019 ad una procedura utile al restauro del Santuario.

L’anno 2019 ha visto, pertanto, la costituzione di una Commissione locale e la stesura giuridica del percorso negoziale, con: la Diocesi di Como capofila e committente (delegata dalla Parrocchia dell’Apparizione di Maria Vergine di Gallivaggio, proprietaria del Santuario), la Comunità Montana, quale ente preponente accanto alla Provincia di Sondrio, che si è unita alla Regione nello stanziamento di importanti e fondamentali sostegni finanziari, e il Comune di San Giacomo Filippo.

Contestualmente proseguiva l’ingente lavoro di sistemazione del vallo, terminato di recente, e opera preliminare e indispensabile a ogni possibile partenza dell’iter operativo riguardante il recupero del Santuario.

Durante il periodo pandemico, nel corso del 2020 e 2021, è stato perfezionato il progetto e si è recepita la nuova normativa regionale in tema di procedure negoziali per gli accordi di programma (Circolare regionale 8/6/2021 n.2), le cui novità hanno coinvolto direttamente la Diocesi di Como.

L’Accordo di Programma (AdP), pubblicato il 28 dicembre 2022, ha acquisito il progetto definitivo che prevede una spesa complessiva pari a 4.635.000 euro (rivisto utilizzando il prezziario regionale n.2/ 2022) e si pone l’obiettivo di rendere il Santuario nuovamente agibile e fruibile alla comunità locale e ai tanti pellegrini e visitatori, per una sua valorizzazione pastorale e storico-artistica.

Il progetto sulla chiesa dell’Apparizione della Vergine Maria di Gallivaggio (Santuario della Madonna di Gallivaggio) per il consolidamento strutturale, di recupero e restauro conservativo prevede i consolidamenti, i rimontaggi ed i rinforzi delle murature, delle ricostruzioni delle volte, della fornitura e posa dell’orditura delle travi del tetto, di restauro degli intonaci e dei completamenti ed impiantistiche.

Le opere sono state autorizzate ai sensi dell’art. 21 c. 4 e art. 146 del D.lgs. 42/04 dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo – Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese con nota n. MIBACT  28/10/2020 20996 e con nota n. MIBACT 23/06/2022 16417 (art 3 AdP).

Il laborioso lavoro di rete vede come soggetti sottoscrittori:

  • Comunità Montana della Valchiavenna, ente promotore dell’Accordo;
  • Regione Lombardia;
  • Provincia di Sondrio;
  • Diocesi di Como, attuatore delle opere su delega della proprietà e beneficiaria dei contributi pubblici;
  • Comune di San Giacomo Filippo, ente territoriale locale di riferimento;
  • Parrocchia dell’Apparizione di Maria Vergine, proprietaria del Santuario;

e come soggetti finanziatori:

  • per 2.000.000 di euro da Regione Lombardia con risorse a valere sul bilancio regionale 2022-2024;
  • per 1.635.000 di euro da Provincia di Sondrio;
  • per la restante parte, incluse le significative spese tecniche progettuali già sostenute, dalla Diocesi di Como che si è fatta carico di garantire la copertura finanziaria. Nei prossimi mesi sarà avviata una raccolta fondi, con il coinvolgimento di tutte le comunità non solo della Valchiavenna, ma anche della provincia di Sondrio, dell’intera diocesi e oltre i confini diocesani. Il progetto prevede non una raccolta a “spot”, ma un’operazione che permetta un sostegno economico prolungato, con una promozione attraverso piattaforme, social media, con la possibilità, per i sostenitori, di beneficiare anche di detrazioni fiscali.

Oggi si sta concludendo la prima fase, che coinciderà con l’espletamento della gara di appalto da parte della Provincia di Como, che ha offerto la professionalità e la competenza tecnica per gestire il complesso iter di assegnazione dei lavori, senza la quale la stessa Diocesi, supportata dall’Incaricato Regionale per l’Edilizia della Conferenza Episcopale Lombarda, avrebbe avuto difficoltà nella procedura di evidenza pubblica della gara.

Come già accennato, possiamo pertanto affermare che entro la fine del corrente 2023 verrà indetta la gara di appalto e si auspica che già nei primi mesi del 2024 si possa assistere alla cantierizzazione e all’avvio dei lavori.

Il lavoro di questi anni consegna un elemento di novità importante anche ai fini della futura sostenibilità di questi luoghi. Attorno all’evento catastrofico del maggio 2018 è nato, quasi come segno, come promessa di bene intrisa in queste pietre, una fruttuosa collaborazione tra Comune, Comunità Montana, Provincia Sondrio e Como, Regione Lombardia, Ministero dei beni culturali, parrocchie di Gallivaggio, di Chiavenna e dell’intera valle, Diocesi di Como e delegato per i beni ecclesiastici nella conferenza episcopale lombarda, che getta importanti fondamenta anche per il futuro.

Si è trattato di un fecondo lavoro di squadra, per il bene della comunità locale e non solo. Come auspicato da papa Francesco nella Evangelii Gaudium si sono «avviati dei processi» che hanno oltrepassato la stessa Gallivaggio, creando uno stile di collaborazione, relazione e promozione della sostenibilità.

«Insieme – è il pensiero della Diocesi di Como – possiamo e vogliamo procedere in questo impegnativo ma appassionante cammino, confidando di poter sempre più allargare queste comuni relazioni, coinvolgendo nell’opera di ricostruzione del Santuario che fa memoria dell’Apparizione della Madonna a Gallivaggio l’intera comunità non solo della Valchiavenna, ma delle province di Sondrio e Como, dell’intera Regione e oltre».

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Ufficio stampa della Diocesi di Como